Negli anni ‘40 si insedia alla Magliana lo stabilimento “Nervi & Bartoli”, dove l’ingegner Pierluigi Nervi (1891-1979) sperimenta il “ferrocemento”, materiale resistente ed elastico composto di maglia d’acciaio e malta.
Le innovazioni di Nervi hanno una collocazione specifica nella storia della tecnica costruttiva italiana: Nervi risolve infatti in maniera esteticamente valida la richiesta pressante degli architetti italiani di poter “slanciare” le proprie opere, superando i problemi strutturali del peso complessivo e della portanza dei materiali. Nervi stesso è parte di questo fenomeno architettonico, progettando il Palazzo Unesco a Parigi, la cattedrale di S. Francisco, grattacielo Pirelli a Milano, e a Roma il Palazzetto dell’Eur, Stadio Flaminio e Aula Paolo VI. Nervi amava dire: “Una buona soluzione costruttiva ha naturale espressività estetica”. La Nervi & Bartoli si componeva di un “campus” a padiglioni, disposti intorno ad una piazza interna e serviti da un piccolo scalo ferroviario. Gli artt. 11 della Magliana ne prevedono il recupero, conservando gli esterni e cambiando gli interni da destinazione artigianale a commerciale. Per il padiglione principale (10.271 mc, oggi supermercato GS) è prevista l’articolazione su 2 livelli; il complesso della Vetreria (11.112) si dividerà in: residenza privata (1138), area commerciale (4181), uffici (3748) e altri negozi (2.179). Infine, è prevista la riapertura della piazza interna, con un vicino corpo di fabbrica (7.623) dedicato ad attività culturali.