La Chiesuola della Sanctissima Eucharistia è una cappellina rurale, oggi sconsacrata.
Risale al XVII secolo ed è ricavata da una grotticella, chiusa da un piccolo avancorpo con copertura a doppia falda. Prende luce dall’unica finestrella rotonda e dalla porta d’ingresso. Alcuni abbellimenti vengono compiuti nel 1734 dal vescovo di Porto cardinal Pietro Ottoboni (1667-1740), che vi appone sull’architrave all’ingresso il suo stemma nobiliare e decora l’interno con un altare dai preziosi fregi marmorei (oggi conservato nella chiesa di Santa Maria Madre della Divina Grazia). La proprietà è privata e non è possibile entrarvi. Da fonti orali apprendiamo che la chiesina contiene ancora, al suo interno, pitture settecentesche a fresco di matrice neoveneta e, in fondo alla grotta, una Natività in formelle in terracotta.