Pietra Papa è un toponimo medievale, in uso fino alla prima metà del Novecento, che corrisponde grossomodo l’odierno quartiere Marconi.
Il nome compare poco prima dell’anno Mille, nella forma latina Prata Papi, dove Prata indica appezzamenti di terreno a seminativo o pascolo, privi di coltivazioni arboree, e Papi l’appartenenza alla famiglia romana dei Papa (o Papareschi). Dal XIV sec. il nome si deforma in Preta e poi in Petra, per assumere, nel Rinascimento, la forma italiana di Pietra Papa. Una descrizione altomedievale parla di un fondo soleggiato, interamente coltivato, dotato di canali irrigui, cippi terminali e di tutte le pertinenze necessarie per il buon esercizio dell’agricoltura. Documenti successivi accennano alla presenza di una “cripta alba” (un mausoleo romano di colore bianco, non ancora spogliato dei marmi che lo ricoprivano) e di un ponte galleggiante di barche tra le due sponde del Tevere. Mappe secentesche riportano la formazione di un isolotto fluviale. Le mappe IGM del 1915 permettono ancora di riconoscere, nei Piani di Pietra Papa, canalizzazioni e case coloniche, a fianco delle nuove strutture industriali, ferroviarie e portuali. Dell’antico toponimo rimane oggi l’unica testimonianza nella toponomastica: vicolo di Pietra Papa, via dei Prati dei Papa, Lungotevere dei Papareschi.