Torre Righetti è un casino di caccia del 1825, di cui rimangono il corpo centrale in laterizio e il basamento circolare in pietra. Aveva forma di un tempietto circolare, secondo la moda neoclassica del Valadier.
Sul tamburo centrale si innalzava una cupola, e intorno correva un giro di colonne. I quattro finestroni allineati coi punti cardinali davano luce agli ambienti sotterranei, destinati alla convivialità dopo le battute venatorie e alla cottura della selvaggina in un ampio camino. La porta ovest aveva una doppia rampa; quella est un timpano. Una lastra in marmo oggi scomparsa recitava: “Ogni molesta cura, ogni timor qui tace. Qui fero arte e natura, tranquillo asil di pace”. Una seconda iscrizione ancora in loco racconta con orgoglio l’edificazione del sito, voluto dal banchiere Righetti: “Fui luogo ignoto e inospito. E s’or rallegro e incanto ha di Righetti il vanto, l’arte, l’ingegno e l’or”. Il basamento aveva precedentemente funzione di cisterna, per la vicina casa signorile del 1607. La presenza di ambienti ipogei lascia supporre una frequentazione in epoca più antica.
Torre Righetti è un casino di caccia (su preesistenza) del 1825, sito sulla collina di Montecucco al Trullo.
Per quanto noto, la proprietà è privata e presenta elementi di degrado; non è visitabile, è visibile da strada. È stata studiata dalla Soprintendenza ai Beni architettonici e del paesaggio di Roma (scheda inventariale 00970746A, Banchini R. - cat. Peixoto J.R.).