Nel gennaio 2000 il comune ha bandito un concorso per progettare un ponte sul Tevere fra viale Newton e l’EUR, con uscite su v.le Oceano Indiano e v.le Egeo. Misurerà 900 m, superando ferrovia, area industriale, argine destro (90), Tevere (70), argine sinistro (90), via del Mare e Roma-Lido, con 2 carreggiate da 2 corsie.
Al concorso hanno partecipato i progettisti Calzona, D’Ardia, Desideri, Femia, Paul, Schlaich e Siviero. Nell’ottobre 2000 la giuria ha scelto tra questi il prof. Enzo Siviero di Venezia, del cui studio di progettazione fa parte lo spagnolo Juan Arenas de Pablo.
Siviero propone un arco unico in acciaio, con una travatura metallica retta da tiranti. L’impalcato stradale in cemento innervato passerà al di sopra, mentre il percorso pedonale sarà di sotto. La giuria lo definisce “una struttura chiara dal segno deciso e unitario, impostata su soluzioni viabilistiche convincenti per semplicità di tracciato e controllato inserimento nella topografia”, “ottimale nei confronti delle condizioni povere del terreno”.
Il costo è stimato in 50 milioni di euro. La parola ai pubblici amministratori.