Vigna Consorti è un borghetto agrario ottocentesco, residuo della vasta tenuta della famiglia Consorti, oggi appartenente alle Pie Discepole del Divin Maestro.
La consistenza attuale si limita ad una porzione di terreno agricolo in abbandono, l’omonimo viale fiancheggiato da pini che da via del Trullo risale verso la Portuense, e quattro piccoli caseggiati: la Casa, il Casaletto, il Rudere e l’Oratorio. La Casa (abitazione rurale) è il maggiore e meglio conservato dei quattro edifici, riconoscibile per il colore bianco degli intonaci. Il Casaletto è riconoscibile per il colore rosso dei vecchi intonaci a calce, e la posizione leggermente distaccata. Il Rudere è anch’esso un casaletto rurale, contraddistinto da vistosi caratteri di degrado. Infine l’Oratorio è un piccolo magazzino, oggi impiegato come piccolo luogo di ritrovo e di preghiera delle Pie Discepole.
Casa del Divin Maestro
La Casa di Vigna Consorti è il maggiore dei quattro edifici del complesso agrario dei Casaletti del Trullo, oggi annessi alla Congregazione ecclesiastica delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Tra i quattro, è riconoscibile per il colore bianco, per la presenza di una grande palma e per le migliori condizioni di conservazione tra tutti gli edifici presenti. La Casa rurale al Divin Maestro è un edificio rurale di inizio Ottocento, sito in via Portuense, 739, al Trullo. Per quanto noto, la proprietà è di ente ecclesiasico e risulta funzionale; non è visitabile, non è visibile da strada. È stata studiata dalla Soprintendenza ai Beni architettonici e del paesaggio di Roma (scheda inventariale 00970737A, Banchini R. - cat. Peixoto J.R.).
Casaletto di Vigna Consorti
Il Casaletto di Vigna Consorti è il primo di quattro edifici rurali che si incontrano risalendo il viale alberato di via del Trullo, in direzione di Casetta Mattei.
Si tratta di quattro casaletti assai simili fra di loro, inquadrabili stilisticamente come architettura rurale tradizionale dell’Agro Romano, ed identificati come “beni di interesse storico-monumentale”. Il nostro casale è riconoscibile per il colore rosso dei vecchi intonaci a calce, la posizione leggermente distaccata dagli agli altri tre, e la presenza tutt’intorno di un boschetto in condizioni di naturalità.
Risale ad inizio Ottocento e la destinazione d’uso storica era di abitazione rurale, verosimilmente di vignajuoli. Si sviluppa secondo la struttura tipica del casaletto, su un corpo di fabbrica unico a due piani su pianta rettangolare, con tetto a due falde dal manto di copertura a tegole, ancora oggi in posa. Le murature sono in laterizio, tufo e pietre. Nelle immediate vicinanze era posto un corpo edilizio di minori dimensioni oggi crollato (forse un magazzino).
Nel 2005 il casale è stato catalogato per le Belle Arti dall’architetto Jean Rosa Peixoto De Oliveira (repertorio n. 00970738). Il casale appartiene alla Congregazione ecclesiastica delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Il Casaletto di Vigna Consorti è il primo di quattro edifici rurali che si incontrano risalendo il viale alberato di via del Trullo, in direzione di Casetta Mattei. Si tratta di quattro casaletti assai simili fra di loro, inquadrabili stilisticamente come architettura rurale tradizionale dell’Agro Romano, ed identificati come « beni di interesse storico-monumentale ». Il nostro casale è riconoscibile per il colore rosso dei vecchi intonaci a calce, la posizione leggermente distaccata dagli agli altri tre, e la presenza tutt’intorno di un boschetto in condizioni di naturalità.
Risale ad inizio Ottocento e la destinazione d’uso storica era di abitazione rurale, verosimilmente di vignajuoli. Si sviluppa secondo la struttura tipica del casaletto, su un corpo di fabbrica unico a due piani su pianta rettangolare, con tetto a due falde dal manto di copertura a tegole, ancora oggi in posa. Le murature sono in laterizio, tufo e pietre. Nelle immediate vicinanze era posto un corpo edilizio di minori dimensioni oggi crollato (forse un magazzino).
Nel 2005 il casale è stato catalogato per le Belle Arti dall’architetto Jean Rosa Peixoto De Oliveira (repertorio n. 00970738). Il casale appartiene alla Congregazione ecclesiastica delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Rudere di Vigna Consorti
Il Rudere di Vigna Consorti è un casaletto rurale, facente originariamente parte del complesso agrario dei Casaletti del Trullo. Tra gli edifici del complesso è quello che presenta maggiori elementi di degrado.
E’ segnalata la presenza di un vicino annesso agricolo (Magazzino al Divin Maestro), studiato dalla Soprintendenza ai Beni architettonici e del paesaggio di Roma (scheda inventariale 00970740A, Banchini R. - cat. Peixoto J.R.).
Oratorio del Divin Maestro
L’Oratorio del Divin Maestro è uno dei quattro casali superstiti della Vigna Consorti, oggi impiegato come luogo di ritrovo e di preghiera delle Pie Discepole del Divin Maestro.
L’impiego storico è invece quello di piccolo ricovero agricolo o magazzino. Il fabbricato è costituito da un doppio corpo con copertura a doppia falda, ad unico piano. È distinguibile, tra i casali di Vigna Consorti per il colore rosso degli intonaci esterni. L’accesso moderno è dal civico 739 della Via Portuense (dal Centro religioso delle Pie Discepole) o da vicolo Clementi. L’ingresso storico era invece dal viale di Vigna Consorti, presso l’attuale via del Trullo. L’Oratorio è stato studiato dalla Soprintendenza ai Beni architettonici e del paesaggio di Roma con la scheda inventariale n. 970739 (, Banchini R. - cat. Peixoto J.R.).