Il Nuovo Corviale è un edificio-città, progettato a partire dal 1972 dall’architetto Mario Fiorentino su commessa dell’Istituto Autonomo Case Popolari.
Le idee guida del team di Fiorentino (Michele Valori, Giulio Sterbini, Federico Gorio, Pier Maria Lugli) sono il quartiere-satellite (un nucleo abitato in grado di offrire agli abitanti i servizi necessari senza spostarsi in Centro) e le soluzioni residenziali del primo razionalismo, prendendo come modello le unités d’habitation di Le Corbusier.
L’edificio principale, realizzato di setti in cemento armato, si sviluppa linearmente per 1 km, per 9 piani di altezza più 2 di autorimesse interrate. I piani fuori terra - percorsi da lunghissimi ballatoi - sono ad uso abitativo, ad eccezione del 4° piano, destinato alla galleria delle attività commerciali. È suddiviso in cinque lotti (condomìni) lunghi 200 m ciascuno, intervallati dalle quattro torri dei vani scala. Secondo il progetto ogni lotto è dotato di sale, cortili e spazi comuni; nella adiacente spina dei servizi debbono trovarsi scuole, strutture socio-sanitarie e laboratori artigianali.
Le prime abitazioni sono consegnate nell’ottobre 1982. Sono di poco successive le occupazioni abusive, l’abbandono, il degrado e poi un lungo difficile cammino di riqualificazione. Al complesso appartengono anche due corpi secondari: la traversa (poste a 45° rispetto al corpo principale) e le case basse (alte 2 o 3 piani, in parallelo al corpo principale).