Portuense è la seconda delle sette sezioni urbanistiche del Municipio XI, di cui occupa il versante collinare alla sinistra della Via Portuense, nel tratto tra la Ferrovia Roma-Pisa e il fosso di Papa Leone (oggi interrato).
I confini urbanistici disegnati nel 1977 comprendono solo una parte dell’Area storica portuense, termine con cui si indicano i due lati della Via Portuensis di epoca romana, “ab Janiculo ad mare”, cioè dalle pendici del Gianicolo in direzione del mare. Il territorio era allora coperto di distese boschive, e l’impiego del suolo era limitato all’estrazione del tufo (cave di Pozzo Pantaleo) e agli usi funerari (Necropoli Portuense). Dal Rinascimento le Vigne portuensi disegnano un vivace territorio agricolo, solcato dai percorsi di crinale, che sono ancora oggi alla base del sistema viario del quartiere.
Tra Sette e Ottocento le tenute si frammentano (fra le famiglie Jacobini, Gioacchini, Neri e Ceccarelli per citare le maggiori) e sorgono i grandi casali: Villa Jacobini, Casa Petrella, Casa Balzani (in seguito Villa Bonelli) e il Convitto Vigna Pia. Nel 1877 sorge la struttura militare di Forte Portuense. L’edificazione moderna inizia nel Primo Novecento nelle forme dei villini, cui seguono nel Dopoguerra caseggiati a maggior densità abitativa. Oggi è possibile individuare nel quartiere tre nuclei principali: Vigna Pia, Santa Silvia e Villa Bonelli, cui corrispondono grossomodo tre chiese parrocchiali: Sacra famiglia, Santa Silvia, Nostra Signora di Valme.
I dati comunali al 31 dicembre 2008 indicano una popolazione residente di 29.771 abitanti.
Nell’area del Portuense esiste un solo sito archeologico in corso di studio da parte della Soprintendenza Archeologica di Roma, i Ritrovamenti in località Ponte ferroviario sulla Via Portuense. Nonappena possibile ve ne daremo conto con una apposita monografia.
Inoltre, Soprintendenza ai Beni architettonici e del paesaggio di Roma riporta l’esistenza di un «Casale rurale di Via Portuense», censito con la scheda inventariale inventariale n. 599156 (responsabile G. Sacchi, catalogo di Giampaoli e Fracasso). Si tratta probabilmente di un edificio su interpoderale in distacco dalla Via Portuense, sprovvisto di numero civico o altri elementi di individuazione. Non è stato possibile quindi trovarlo e classificarlo.