La Meridiana è un villino padronale, appartenuto alla famiglia Jacobini, che prende il nome dall’orologio solare che ne decorava il frontespizio.
L’edificio ha origine seicentesca ed ha le forme scarne dei casaletti della campagna romana a pianta rettangolare, composti di un pianterreno per le cucine e i servizi ed un piano nobile ad uso dormitorio. Il casale viene in seguito ingentilito da un corposo frontespizio e da una doppia rampa di scale per l’accesso al piano superiore. Sulla sommità viene collocato un quadrante di meridiana, recentemente restaurato e sostituito da un fregio dalle forme di un orologio. Il villino, insieme con il caseggiato adiacente (Scalino del Cardinale) e con la Villa Santucci (oggi Villa Maraini) sull’altro lato della Via Portuense, costituiva il centro amministrativo della Tenuta fondiaria Jacobini.
Villa Santucci è attestata già dal 1818 nel Catasto Gregoriano, come villa e casetta per il vignaiolo, proprietà del monsignor Giuseppe Santucci, originario di Ercolano. L’edificio è costituito da un corpo centrale più elevato e due ali più basse, con una scalinata a doppia rampa. Il vasto parco, dell’estensione di 14 ettari (con ingresso da via Ramazzini), è a pineta con alcune piante esotiche. Lungo il muro di cinta sorgeva una cappellina oggi non più esistente.
Durante la repubblica Romana (1849), Villa Santucci diviene quartier generale del generale francese Oudinot: lì venne progettato e diretto l’assalto alle mura gianicolensi.
Nel 1853 la proprietà passa a Papa Pio IX, che ne fa un soggiorno estivo per seminaristi; poi cambia altre volte proprietario, fino ai Maraini. Nel 1920 viene acquistata dal Comitato per gli invalidi della Guerra di indipendenza, e poi donata alla Croce Rossa che ne fa un centro antitubercolare. Gli ingenti interventi edilizi del 1920 ne falsano la struttura originaria, togliendo la rampa di accesso e sopraelevando di un piano. In seguito la villa funziona come centro di educazione motoria (fino al 1970), per poi divenire sede di un centro sociale e di una comunità per il recupero di tossicodipendenti.