Il Balneum è un impianto termale di piccole dimensioni (lato maggiore 35 m, superficie 600 mq), situato nel Lucus degli Arvali.
Sorge lungo l’antica Via Campana, a 150 m dal Tempio di Dia, non distante dagli altri edifici non archeologicamente noti del Tetrastylum, Cæsareum e Tempio di Fortuna. Si componeva di locali a differente temperatura (frigidarium, tepidarium e calidarium), laconicum (sauna), destrictarium (spogliatoio), spazi conviviali e latrina. Vi sono 6 piscine dai mosaici policromi o in tessere bianche e nere, con motivi marini e vegetali. Il Balneum è stato costruito nel 222 d.C. e ha continuato a vivere, come casale rustico, fino all’Alto Medioevo. Ad inizio Ottocento, sulle rovine del Balneum, è stata edificata la Casa Agolini. Le campagne di scavo risalgono al 1975.
Le piccole terme degli Arvali
In archeologia balneum significa piccolo impianto termale.
Misura in tutto 600 mq, ed il lato maggiore è lungo 35 m. Si compone di 15 vani e 6 piscine. Dal vestibolo diviso in tre aulette affiancato dalle latrine collettive si accede a una grande sala conviviale, con pareti absidate dalle graziose nicchie e colonne marmoree a sorreggere la volta dagli ampi lucernari. Di lì una porta immette nel frigidarium, sul cui pavimento si aprono due piscine dai mosaici policromi. Il piccolo tepidarium è seguito dal destrictarium (spogliatoio) e dal laconicum (sauna). I due ambienti del calidarium sono dotati di vasche a diversa temperatura, alimentate dalle fornaci. Il circuito si completa con un tepidarium per il ritorno a temperatura ambiente.
La struttura risale al 222 d.C. Ha funzionato fino all’anno 340. Gli ambienti continuano a vivere, prima come fornace e poi come casale rustico, fino all’Alto Medioevo.
Casa Agolini
Ad inizio Ottocento, sulle rovine del Balneum, viene edificato l’edificio rurale di Casa Agolini, reimpiegando i resti dell’impianto termale come fondazioni del nuovo edificio.
Il caseggiato sorge al civico 585 del vecchio tratto di via della Magliana presso vicolo dell’Imbarco, caratterizzato dalla presenza di casali di tipo rurale tradizionale dell’Agro Romano e dalle costruzioni del Primo Novecento della Borgata Magliana. Casa Agolini si compone di un doppio corpo di fabbrica a pianta mistilinea, a due piani, e di una serie di corpi di edificazione più recente. Le murature sono in tufo, laterizio e pietre coperte ad intonaco. Il nome popolare di Casa Agolini deriva dal cognome di una delle famiglie proprietarie (attualmente appartiene alla famiglia Mazzocchi). L’edificio è stato studiato nel 2005 dall’architetto Jean Rosa Peixoto De Oliveira per le Belle Arti (repertorio n. 00970756) e risulta identificato tra i “beni di interesse estetico tradizionale”.
Le campagne di scavo risalgono al 1975 e al 1981, e sono state svolte dall’École Française. Lo scavo è oggi reinterrato: investiva la cantina di Casa Agolini e parte del terreno circostante. |
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Il Balneum, monografia pp. 2 di Antonello Anappo, in Biblioteca (Sala 2) inv. 405 /B
Vedi anche:
Terme di Pozzo Panta…
Lucus
Tomba di Petronia
Basilica Damasiana
Casal Sodini
Villa romana del Tor…
Il Balneum degli Arvali. Gli ambienti in azzurro erano freddi; quelli in arancio erano riscaldati (foto di Antonello Anappo, altre 10 immagini nel Fondo fotografico)
scheda inventariale
Inventario
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