Casa Rosa è un cimitero interamente dedicato agli animali, con 800 tombe di cani e gatti, insieme a conigli, oche, piccioni, pappagalli, cavalli, una scimmia e un leone.
La prima sepoltura risale al 1923. Il veterinario Antonio Molon, proprietario della pensione per cani di via dell’Imbrecciato, ricevette da Mussolini l’insolita richiesta di seppellire una gallina, amata compagna di giochi dei suoi figli. Si aggiungono poco dopo i cani di Casa Savoia e negli anni successivi la moglie Rosa Molon e il figlio Luigi accolgono via via i cani di Peppino De Filippo, Sandro Pertini, Palma Bucarelli, Aldo Fabrizi, Federico Fellini e il gatto di Anna Magnani. Il All’ingresso un monumento commemora “quelli che non hanno un padrone”; all’interno (1600 mq) la stele con la “Preghiera del cane” di Jerome si affianca al tempietto della gatta Stellina, al busto del gatto Isidoro, alle lapidi dell’oca Barbarossa, della leonessa Greta e del coniglio Tappo. Vi sono tombe familiari (una ha forma a piramide) o accoppiate, come per i piccioni Pizzica e Pennacchione. Le iscrizioni dichiarano affetto e riconoscenza (“piccolo grande bassotto”, “ciao, gigante buono”, “grazie per la compagnia”) e talvolta accennano ad una dimensione celeste (“continua ad amarci da lassù”). Una scritta “danke” ringrazia in tedesco la micetta Emma. Al gatto Arturo è dedicato un elogio in latino. |
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Casa Rosa, monografia pp. 2 di Antonello Anappo, in Biblioteca (Sala 2) inv. 13 /B
Vedi anche:
Casa del Fascio
Tomba dei Geni danza…
Tomba di Ambrosia
Colombario Portuense
Tomba della Vaschett…
Necropoli di Vigna P…
Casa Rosa, cimitero degli animali (scorcio) (foto di Primo Gambini, altre 8 immagini nel Fondo fotografico)
scheda inventariale
Inventario
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