Ponte della Magliana misura 224 m ed è costituito da 7 archi in cemento armato e travertino, 3 dei quali poggiano in acqua su piloni. La campata centrale in acciao è apribile.
La storia del ponte è travagliata. Progettato nel 1930 da Romolo Raffaelli come ingesso ovest dell’EUR (congiungeva via del Cappellaccio con via dell’Imbrecciato), nel 1937 la piena del Tevere spazza via il cantiere e le prime opere murarie. Ripresi i lavori nello stesso punto, il ponte viene danneggiato dai Tedeschi l’8 settembre 43 durante la battaglia della Magliana. Il colpo di grazia e il crollo arrivano il 12 febbraio 44, con il bombardamento americano della stazione ferroviaria di Mercato Nuovo. La ricostruzione è del 48, in posizione avanzata di 200 m e senza le decorazioni del progetto iniziale, ispirate al passato regime. Dagli anni Ottanta un discusso prolungamento di 1,7 km su piloni di cemento raggiunge le Tre fontane. Il ponte è completato da un piccolo scalo portuale, poco distante dal quale si trova il relitto di uno dei vaporetti che fino alla seconda guerra mondiale percorrevano la tratta mare-Ripa grande. |
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Ponte della Magliana, stampa cm 24 × 40 di Anonimo, in Collezione d’Arte (Corridoio) inv. 26 /A
Il Ponte della Magliana, monografia pp. 2 di Antonello Anappo, in Biblioteca (Sala 2) inv. 12 /B
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Inventario
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