Il Caesareum (o Aedes Divum, cioè Tempio dei Divi Cesari) è uno dei templi minori del Santuario degli Arvali, dedicato al culto degli imperatori divinizzati.
Esso fu sicuramente in uso fino al tempo di Gordiano III a metà del III sec. d.C. Gli Acta Fratrum Arvalium riferiscono che in onore dell’imperatore si svolgeva “ante Caesareum” l’immolazione rituale di un “taurum aureatum” (un toro dorato).
L’umanista Peruzzi fu il primo ad individuarlo in epoca moderna e a fornirne una descrizione. L’insigne studioso riferisce che il sacello misurava m 6,20 x 4,40, con quattro colonne alle estremità, pareti ricoperte di travertino ed il lato posteriore absidato. Lo studioso Merchiorri nel secolo scorso raggiunse conclusioni simili.
All’interno del Caesareum si trovavano nove busti di imperatori arvali, che il Peruzzi descrive in questo modo: “Statue numero nove, di imperatori incoronati di spiche di grano […]. Ciascuna havea uno epitaphio e in nel fine dello epitaphio vi era ‘Frati Arvali’ e erano nove epitaphi correspondenti alle nove statue insino a Gordiano”. Le statue sono oggi conservate ai Musei Vaticani, nel British Museum, il Louvre e il Castello di Ecouen (Parigi). |
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Il Caesareum, monografia pp. 2 di Antonello Anappo, in Biblioteca (Sala 2) inv. 441 /B
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Ipotetica ricostruzione tridimensionale del Caesareum, basato sui disegni del Lanciani (foto di Andrea Saracini, altre 5 immagini nel Fondo fotografico)
scheda inventariale
Inventario
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