Clemente Busiri-Vici realizza tra il 1956 e il 58 la superba villa di Soraya, ultima principessa di Persia. La proprietà si compone tre corpi di fabbrica, disposti intorno al grande atrio dalla cupola moresca. Il parco con piscina presenta un bosco mediterraneo (nord) e un palmeto (sud).
Soraya nasce in Iran nel 1932, da un diplomatico iraniano e dalla tedesca Eva Klein, da cui eredita la straordinaria bellezza. A 17 anni, il 12 febbraio 1951, sposa lo scià di Persia Reza-Pahlevi, con una cerimonia da sogno, avvolta in un vestito nuziale di Christian Dior. Ma la vita alla corte di Teheran è diffile: lo Scià è assorbito dal governo, e i costumi europei e la condizione femminile mal si adattano ad un mondo di tradizioni secolari. I giornali la soprannominano “principessa dagli occhi tristi”. Il 6 aprile 1958 lo Scià la ripudia, per non avergli dato figli. Pare che il matrimonio, combinato, fosse sfociato in una passione sincera. Il dolore di Soraya negli anni dell’esilio è immenso. Inizia un vorticoso giro di viaggi, con basi a Roma e Parigi. Soraya insegue il sogno giovanile della recitazione (la principessa somigliava sorprendentemente ad Ava Gardner). Nel 1965 è al fianco di Alberto Sordi ne “I tre volti” e sul set conosce, innamorandosene, il regista Franco Indovina. La sfortuna però torna a colpire: Indovina muore, in un incidente aereo. Da allora Soraya vive nel turbinio degli eventi mondani e nel dolore interiore più cupo. Ricca, famosa e divorata della depressione, si spegne a Parigi nel 2001. |
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Villa Soraya, monografia pp. 2 di Antonello Anappo, in Biblioteca (Sala 2) inv. 152 /B
Vedi anche:
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Tomba bianca
Villa Soraya o Residenza dell’Ambasciatore (foto di Antonello Anappo, altre 24 immagini nel Fondo fotografico)
scheda inventariale
Inventario
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