Stazione Trastevere è un complesso terminal ferroviario, il quarto per traffico passeggeri a Roma con 5 milioni di transiti l’anno, dopo Termini, Tiburtina e Ostiense.
L’impianto originario si articola su una coppia di stazioni ravvicinate: Roma Porta Portese (1859) per il traffico passeggeri e merci, e la stazione di smistamento Roma San Paolo (1863). Su di esse si innesta una terza stazione, Trastevere Scalo (1894) in cui viene raccolto il traffico merci, e una quarta, l’attuale Stazione Trastevere (1911) per i viaggiatori, con il monumentale Fabbricato Viaggiatori opera dell’Ingegner Bo. Dismesso lo scalo merci nel 1950 e la stazione di smistamento nel 1990, oggi Trastevere è una stazione passante, unita operativamente con Stazione Ostiense, con cui forma un unico snodo. Si sviluppa su 6 binari e serve la Dorsale Tirrenica e tre linee regionali.
L’idea di una grande stazione ferroviaria a Porta Portese, una sorta di ingresso ovest per la città, è contenuta nel documento-manifesto di Pio IX in favore delle ferrovie, la «Notificazione per la costruzione di tre grandi linee» del 1846. La realizzazione richiede 13 anni, e l’inaugurazione della Stazione Porta Portese avviene il 16 aprile 1859.
La stazione funziona come capolinea merci e passeggeri della tratta costiera nord per Civitavecchia della Linea Pio Centrale. Si trova sull’attuale viale Trastevere, circa 500 m più a nord rispetto alla stazione attuale.
Poco dopo la realizzazione della Stazione Porta Portese si mettono in cantiere un attraversamento sul Tevere, con l’avvenieristico Ponte dell’Industria, e la costruzione di una diramazione, che costituisce l’odierno Anello ferroviario intorno a Roma.
Nel 1863, nel punto di bivio con la diramazione (dove oggi ci sono i giardini di piazza Ampère), viene realizzata una seconda stazione, con il compito di presiedere alle delicate operazioni manuali di scambio dei binari, l’inversione dei treni e la preparazione dei locomotori. La nuova Stazione San Paolo si trova in realtà ad una certa distanza dalla Basilica da cui prende il nome: ma la Piana di Pietra Papa è allora libera da costruzioni, e la sagoma della basilica si staglia solitaria in un orizzonte piatto.
La scelta di una doppia stazione con funzioni distinte è senz’altro ben calibrata per collegare la piccola Capitale pontificia con il mare. Ma quando Roma diventa la Capitale d’Italia - e con l’inurbamento diventa anche una famelica divoratrice di derrate alimentari (che arrivano via mare) -, l’impianto di Porta Portese improvvisamente non basta più.
Si mette in cantiere una terza stazione, molto più capiente della prima, destinata ad accogliere il sempre crescente traffico merci. La scelta dell’area cade su un terreno alle spalle del popolare quartiere di Trastevere, che oggi corrisponde a piazza Ippolito Nievo. Qui nel 1894 viene inaugurata la stazione Trastevere Scalo, raccordata alla tratta esistente con una diramazione di 1 km.
Sullo Scalo viene via via accorpato anche il traffico viaggiatori, ancora davvero esiguo, tanto che la Stazione Porta Portese viene abbandonata. Il caseggiato ospita oggi l’Istituto sperimentale FS. fino a qualche anno fa, a ricordare a tutti l’antica funzione, una locomotiva da museo color nero lucente faceva bella mostra di sé davanti agli ingressi.
Ma nel 1894 lo snodo di Trastevere (che si regge sulla coppia di stazioni Trastevere Scalo e San Paolo) non funziona ancora bene. Si mette così in cantiere una quarta stazione, intermedia tra le tre, per il traffico viaggiatori. E questa volta è la volta buona.
La nuova stazione sorge presso l’attuale piazzale Flavio Biondo e viene inaugurata l’11 maggio 1911, con il nome di Stazione Trastevere. È dotata di un monumentale Fabbricato Viaggiatori, progettato dall’Ingegner Paolo Bo.
A cavallo tra le due guerre operano nello snodo di Trastevere ben tre stazioni dalle funzioni ben organizzate e distinte: la stazioncina di servizio San Paolo smista il traffico, Trastevere accoglie e saluta i viaggiatori, lo Scalo rifornisce di derrate la Capitale. Sono gli anni di massimo splendore dello snodo di Trastevere. Nel Dopoguerra però qualcosa cambia: il traffico merci su rotaia cala vistosamente, a vantaggio del trasporto su gomma.
Gli allora dirigenti FS, siamo nel 1950, decidono la dismissione dello Scalo, considerato ormai un gigante inutile, e dirottano il residuo traffico merci su Stazione Trastevere, dove c’è in verità spazio sia per i viaggiatori che per le merci.
Quarant’anni dopo la dismissione dello scalo merci si decide la dismissione anche della Stazione San Paolo, la stazioncina fantasma (che i Romani non conoscono, perché aperta solo agli addetti ai lavori) che per 128 anni ha operosamente regolato gli scambi dello snodo di Trastevere.
L’occasione è offerta dai Mondiali di calcio di Italia fondi. Grazie a ingenti finanziamenti vengono separate le percorrenze della Dorsale Tirrenica (che viaggia ora sul nuovo Passante di Maccarese) dalle linee regionali (che continuano sul tracciato di Pio IX), e vengono accentrate, nella vicina Stazione Ostiense, le funzioni di smistamento delle linee.
Il 25 maggio 1990 la Stazione San Paolo, avendo perduto la sua funzione, viene chiusa. Di essa oggi non rimane praticamente nulla e al suo posto si trovano i giardini di piazza Ampère.
Lo snodo di Trastevere diventa così una ordinaria stazione passante (i treni in transito possono attraversarla senza dover fermare in stazione). Nello stesso anno avviene la fusione operativa della Stazione Trastevere con la Stazione Ostiense. Pur mantenendo per i viaggiatori due denominazioni distinte (Trastevere e Ostiense) le due stazioni costituiscono un unico snodo, a cavallo delle due sponde del fiume, fornito di moderne interconnessioni.
Roma Trastevere è oggi gestita da Centostazioni, società del Gruppo Ferrovie dello Stato. Si presenta come una stazione di superficie a 6 binari, con una robusta dotazione di servizi: biglietteria a sportello, biglietteria automatica, sala d’attesa, deposito bagagli, servizi di ristoro, stazionamento Polfer. È dotata di sottopassi accessibili ai portatori di handicap. Nel 2011, per i cento anni della stazione, viene avviato un ulteriore intervento di potenziamento e restauro.
La stazione serve oggi la Dorsale Tirrenica Roma-Pisa-Livorno e tre linee di ferrovie regionali: la FR1 Fiumicino-Orte, la FR3 Roma-Viterbo (di cui costituisce il capolinea) e la FR5 Roma-Civitavecchia. Vi transitano una moltitudine di linee speciali, tra le quali il Leonardo Express per l’Aeroporto, la linea diretta per gli imbarchi per la Sardegna da Civitavecchia, e una linea speciale per il trasporto dei rifiuti in discarica.
Sull’antistante piazzale Flavio Biondo è presente, oltre alla stazione dei taxi, una fitta rete di interscambi con autobus e tram. Al momento in cui scriviamo (estate 2012) vi sono 9 capolinea di autobus e tram: 3, 228, 766, 786 (diurni); 773, 774, 871 (diurni feriali); N14 e N16 (notturni). Fuori dalla piazza si trovano i due fermatoni su Circonvallazione Gianicolense e verso Porta Portese, dove passano altre linee tram e bus: H, 8, 170, 719, 780, 781 (diurni); C6 (diurno sabato e festivi); N8 (notturno).